Gela: zona (quasi) rossa, stop scuole, mercato e «struscio». Greco «chiude» per proteggere i cittadini dal virus
di Redazione

Gela chiude, zona (quasi) rossa. Non c’è il provvedimento della Regione a statuirlo ma ci ha pensato il sindaco, Lucio Greco, questa sera, a prendere un’importante decisione. Sofferta ma necessaria. La città «chiude» o quasi per dieci giorni. Oltre alle limitazioni imposte per la Sicilia, la cosiddetta «zona arancione», introdotta con Dpcm esattamente 10 giorni fa, il primo cittadino compie un gesto forte, coraggioso. Chiude. Stop a scuole, mercato settimanale, mercatino e vieta le passeggiate nei luoghi più frequentati, come il lungomare, che nei giorni scorsi avevano offerto uno spettacolo non certo decoroso. In questo caso lo stop a «stazionare», quindi qualsiasi forma di assembramento, sarà in vigore nei pomeriggi di venerdì e sabato e nell’intera giornata di domenica.
Gela non chiude ma quasi, per 10 giorni, fino al 27 Novembre, nella speranza di dare un freno al contagio.
«Ho cercato – dice Greco in un accorato messaggio ai cittadini – in tutti i modi di non chiudere la città, perché siamo consapevoli delle gravi ripercussioni che potrebbero esserci. Dopo le scene di assembramenti viste ieri al lungomare e considerato il raddoppio di contagi nelle scuole e in città, abbiamo emanato un’ordinanza di chiusura di concerto con Asp, dirigenti scolastici e Prefettura, per ridurre al minimo gli spostamenti, chiedere la sanificazione delle scuole, fare in modo che l’Asp completi lo screening, allinei i dati di contagi e classi in quarantena».
Si fermano le attività didattiche in presenza, si ferma il mercato settimanale, quello rionale, si creano delle zone protette nelle quali non sarà più consentito fermarsi, incontrarsi.
Ieri i positivi erano 486 (fonte, bollettino Asp). Dal comune fanno sapere che questa sera si potrebbe arrivare a più di 500. Trentasei i ricoverati in più negli ultimi giorni. E poi ci sono quei 17 nuovi positivi nella platea scolastica (alunni/studenti e insegnanti) che hanno fatto propendere l’ago della bilancia a favore di una zona “quasi” rossa. Decisa dopo una giornata lunga e difficile, che ha visto il sindaco e l’amministrazione comunale, impegnati in sedute fiume con le massime istituzioni provinciali e il mondo dell’istruzione.
«Tutte le circolari diramate dalla Regione – dice Greco – evidenziano che la decisione della chiusura non spetti ai sindaci, ma debba essere ampiamente concertata. Io, però, come detto più volte, ho il dovere di partire dai numeri impietosi della curva dei contagi, e poiché sono nettamente in salita ritengo sia il momento di fermarsi per qualche giorno, optando per la didattica a distanza ove possibile».
Dopo un incontro con i dirigenti scolastici, il sindaco, alle 13, ha avuto un confronto con il direttore sanitario dell’Asp, Marcella Santino. L’analisi dei dati, il pronto soccorso infettivologico con annessa Tac, l’ampliamento della rianimazione, il ricovero dei pazienti e la carenza di organico medico e infermieristico sono stati i punti all’ordine del giorno. Anche l’Asp ha consigliato la chiusura.
Alle 15.30 l’incontro con le associazioni datoriali, ai quali è stata annunciata la chiusura del mercato settimanale.
«Ci rendiamo – ammette Greco – perfettamente conto dei disagi che arrechiamo, non per niente avevamo optato per la riapertura, ma la priorità è la salute e con questi numeri non posso prendere altro tempo».
Alle 17 il confronto con Prefettura, Questura e vertici delle forze dell’ordine. Il prefetto, Cosima Di Stani, ha chiesto una maggiore collaborazione attraverso l’impiego di più agenti della Polizia Municipale, trovando d’accordo il questore, Emanuele Ricifari, secondo il quale proprio ai vigili urbani va riconosciuto più potere. A entrambi il sindaco ha chiesto più controlli e più sanzioni nei confronti di chi non rispetta le regole.
Infine, un colloquio telefonico con l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla.
Una giornata lunga e impegnativa culminata nell’ordinanza che entrerà in vigore a mezzanotte e che, oltre a sospendere scuole e mercato già da domani, dispone la creazione di alcune zone nelle quali non sarà possibile stazionare il venerdì e sabato dalle 17 alle 22 e la domenica tutto il giorno.
Eccole:
- Lungomare (da via Vasile a via Borsellino)
- Rotonda est di Macchitella
- Viale Corte Maggiore (da villetta Auriga al supermercato Di Pietro)
- Via Parioli
- Viale Indipendenza (da via Italia a via Francia)
- Via Palazzi (da via Danimarca a via Francia)
- Corso Vittorio Emanuele (da via Marconi a Piazza Umberto)
- Piazza Sant’Agostino
- Piazza San Giacomo
- Villette e parchi gioco
