Gela: rapina in tabaccheria, bandito in carcere. Polemica tra Ricifari e l’Ascom
di Redazione

La rapina in tabaccheria alle 19 della sera, l’arrestato nella notte, per mano della Polizia di Stato. Tutto in poche ore. Sarebbe Fabrizio D’Aleo, 27 anni, sorvegliato speciale, l’autore dell’assalto all’arma bianca nella tabaccheria del centro storico. Secondo la ricostruzione dei fatti il giovane, dopo essersi introdotto all’interno dell’attività commerciale, si è scagliato contro il titolare e la moglie prendendoli a calci e pugni, ha prelevato 1.500 euro dalla casa ed è fuggito. L’uomo, che è stato individuato dai poliziotti del commissariato, ha ammesso le proprie responsabilità. I titolari della tabaccheria sono stati trasportati in ospedale: l’uomo ha riportato un trauma cranico e fratture alle costole, dimesso con prognosi di 25 giorni. La moglie ha riportato contusioni alla schiena guaribili in 7 giorni. D’Aleo, esperite le formalità, è stato trasferito in carcere.
Una coda polemica ha fatto seguito alla rapina.
Il questore di Caltanissetta Emanuele Ricifari ha replicato alle dichiarazioni Il presidente di Ascom Sicilia Gela, Armando Paolo Grimaldi, a seguito della rapina, ha sottolineato: «Non è credibile che alle 19 di un normale sabato sera, si possa perpetrare una rapina, con tanta gente in corso Vittorio Emanuele che passeggia, ma nessun presidio delle forze dell’ordine che controlla. Certo la priorità, in questo momento, è controllare che nei bar e nei ristoranti non vi siano avventori senza Green pass. Alla sicurezza dei nostri cittadini e dei nostri commercianti non ci pensa nessuno. Abbiamo chiesto sempre con forza la presenza di un presidio delle forze dell’ordine in centro storico, siamo rimasti sempre inascoltati, solo promesse, questi sono i risultati».
A stretto giro la replica del questore, Emanuele Ricifari.
«Proprio dopo l’incontro – dice – avuto con i vertici dell’associazione ieri mattina mi pare questa una voce stonata e fuori dal coro avendo peraltro avuto i cittadini, come sempre, l’immediata risposta della Polizia. Se poi si vuole sfruttare l’occasione per giustificare proprie inadempienze questa è una cosa che, come questore, a nome di tutte le forze dell’ordine, respingo al mittente».
