Mafia e voto di scambio, arrestato a Palermo candidato alle Regionali
di Redazione

Un’arresto a 48 ore dall’apertura dei seggi per le elezioni regionali. Militari dell’Arma del comando provinciale di Palermo hanno arrestato Salvatore Ferrigno, 62 anni, candidato all’Ars con il partito Popolari Autonomisti dell’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, lista inserita nella coalizione di centrodestra che sostiene l’ex presidente del Senato, Renato Schifani a Palazzo d’Orleans.
L’accusa per Ferrigno è pesante: scambio elettorale politico-mafioso. Insieme a lui sono arrestati il boss Giuseppe Lo Duca e Piera Lo Iacono, che avrebbe fatto da intermediaria tra il politico e cosa nostra.
Chi indaga sostiene che il candidato autonomista avrebbe promesso favori e denaro a Lo Duca in cambio del sostegno alle urne. Una serie di intercettazioni ambientali, alcune di pochissimi giorni fa, stanno alla base delle accuse.
Il gip che ha disposto l’arresto di Salvatore Ferrigno parla di “ineluttabile e urgente intervento di natura cautelare per scongiurare il pericolo che il diritto-dovere del voto sia definitivamente trasfigurato in merce di scambio assoggettata al condizionamento e all’intimidazione del potere mafioso”. “Ne deriverebbe – aggiunge il magistrato – la conseguente grave violazione del principio e del metodo democratico del quale il libero e incondizionato esercizio del voto costituisce il caposaldo”.
