Vittoria ricorda la strage di San Basilio. Cinque morti per mano degli Emmanuello
di Redazione

Oggi a Vittoria ricordato il 25° anniversario della strage di San Basilio: il 2 gennaio 1999 i killer entrarono in azione all’interno del bar della stazione di servizio Esso, in contrada Maritaggi. Nel mirino c’era Angelo Mirabella, 33 anni, in quel momento referente del clan Dominante, collegato alla Stidda.
Mirabella si trovava nel bar insieme a Claudio Motta e Rosario Nobile. Nell’agguato furono feriti a morte anche altri due giovani che si trovavano in quel momento nella sala del bar: Salvatore Ottone, 27 anni e Rosario Salerno, 28 anni, entrambi tifosi del Vittoria. Salvo solo il barista, che riuscì a rifugiarsi dietro il bancone e a sfuggire alla gragnuola di colpi che non lasciò scampo ai cinque. Le operazioni delle forze dell’ordine portarono all’arresto dei killer e dei basisti, tutti condannati in diversi gradi di giudizio. A ordinare l’agguato era stata l’ala criminale vittoriese collegata a Cosa Nostra, in parte il gruppo della famiglia Piscopo, collegata agli Emmanuello di Gela. In carcere sono finiti nel tempo Giovanni Piscopo e il fratello Alessandro, insieme al cugino omonimo Alessandro Piscopo, tutti appartenenti a una famiglia che gestiva un’azienda zootecnica nella zona tra Acate e Vittoria. Con loro anche i presunti killer, gli autisti e i basisti: Enzo Mangione, Gianluca Gammino, Massimo Billizzi, Diego Amaddio, Carmelo La Rocca. In occasione dell’anniversario della strage, oggi una manifestazione pubblica in piazza del Popolo, con la presenza di Libera e della Cgil. Presente il sindaco Francesco Aiello.
