Niscemi: causò gravi ustioni a un operaio, il giudice lo condanna a 8 anni di reclusione
di Redazione

È stato condannato a 8 anni di reclusione per il reato di tentato omicidio, tentata estorsione e danneggiamento il cinquantaduenne Concetto Cacciaguerra, di Niscemi, protagonista dei fatti avvenuti il 26 settembre scorso all’interno di un’azienda agricola del Ragusano. Aveva chiesto al titolare – secondo la ricostruzione formulata dai pm – una maggiore somma di denaro per una partita di prodotti agricoli ceduti. Al rifiuto si sarebbe allontanato per poi tornare con del liquido infiammabile. Prima ha cosparso di liquido un mezzo agricolo dandolo alle fiamme. Poi il dramma: un operaio aveva tentato di bloccarlo, e nella colluttazione, del liquido infiammabile era finito anche sul capo e sul corpo dell’uomo. La fiamma di un accendino aveva poi innescato il fuoco. La drammatica sequenza era stata riprese dalle telecamere di videosorveglianza dell’azienda. Cacciaguerra era difeso dall’avvocato Enrico Platania del Foro di Ragusa mentre le due parti offese, il titolare dell’azienda e erano patrocinate dagli avvocati Giuseppe Condorelli, Gaetano Piscopo e Carmelo Sciara del Foro di Gela. Il giudice per l’udienza preliminare, Eleonora Schininà – a fronte di una richiesta di condanna a 6 anni e 8 mesi formulata dal pm Monica Monego – ha condannato l’uomo a 8 anni di reclusione, concesse le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti contestate. La difesa aveva sostenuto che i fatti andavano riqualificati in esercizio arbitrario delle proprie ragioni – avendo dimostrato il credito vantato – e che non vi fosse alcuna volontà di attentare alla vita delle persone. Il giudice ha disposto anche una provvisionale di 25.000 euro in favore dell’operaio ferito a cui l’imputato aveva manifestato il suo rammarico per quanto accaduto e al quale aveva consegnato una somma in denaro a titolo di parziale ristoro.
