L’annuntio vobis risuona ancora nella piazza quando, poco dopo, papa Leone XIV si affaccia. E subito scatta la macchina dei ricordi, l’emozione di chi – quell’uomo mite e gentile – lo conobbe, incontrandolo a Gela, quando ancora era priore generale degli agostiniani. Raccontano, alcuni fedeli di averlo conosciuto nella chiesa di Sant’Agostino, quando era semplicemente padre Robert. «Questa sera, appena l’ho visto in tv mi sono commosso – racconta Paolo Giannone, storico animatore della comunità dei Cappuccini, ma con amicizie e frequentazioni anche a Sant’Agostino – ricordo ancora di averlo conosciuto in città durante una sua breve visita». Paolo è noto in città per il suo impegno di operatore sociale, oltre che per il suo talento canoro. E questa sera, non appena ha scritto un messaggio sulla sua seguita pagina social, tanti altri fedeli e amici, hanno condiviso messaggi di saluto e pensieri per il Santo Padre.

Sono i primi anni duemila.

Robert Francis Prevost è al suo secondo mandato da priore generale degli agostiniani: il futuro papa non è stato ancora creato cardinale, lo diverrà una decina di anni dopo.

«Ricordo perfettamente – gli fa eco Emanuele Ferlenda – quel giorno, quando ho avuto l’onore e il piacere di conoscerlo, umile e dal cuore buono». Altri amici e fedeli ricordano quel sacerdote gentile, aperto al dialogo, già in possesso di un carisma particolare.

Sul web un altro frammento lega il nuovo pontefice a Gela.

Sono da poco trascorse le 19.40. Papa Prevost ha appena concluso il suo primo saluto ai fedeli quando un’immagine appare sul profilo di don Giuseppe Fausciana, sacerdote gelese, ritratto in una recente foto con l’allora cardinal Prevost. Fausciana, attuale vicario di Enna, è molto noto in città per i suoi trascorsi da presbitero e animatore di un importante movimento giovanile, durante il suo ministero nella parrocchia San Giovanni Evangelista. E oggi ancora per l’attività di insegnante di Religione nei licei.

«Viva il papa» scrive Fausciana, con semplicità, sul suo profilo social. Aggiungendo un cuore, segno di conoscenza e affetto verso il Santo Padre.

Leone XIV è il primo papa statunitense, secondo cardinale americano – dopo Francesco – a diventare successore di Pietro. E proprio nel solco di Bergoglio sembra voler iniziare il proprio pontificato. Improntato ai valori della pace, dell’accoglienza, all’attenzione verso il sinodo, a sostegno di chi vive nella sofferenza.

E chi già a Gela gli vuol bene e prega per lui auspica una sua seconda visita in città. Stavolta non più padre Robert ma papa Leone XIV.