Gela, ciclista si accascia colto da grave malore. Passante interviene e gli salva la vita
di Massimo Sarcuno

Da due giorni fu un ciclista gelese ha un suo angelo custode personale. Non una creatura eterea ma un uomo, in carne e ossa, che domenica pomeriggio si è fatto largo tra la folla e gli ha salvato la vita. Il ciclista era in sella a una bici, faceva un giro, stava percorrendo il lungomare Federico II di Svevia. A un tratto ha avvertito un malore. Un forte dolore al torace. Ha accostato la bici avendo solo il tempo di accasciarsi. I primi soccorritori hanno subito notato che ha qualcosa di grave stava avvenendo. L’uomo aveva assunto un colorito molto pallido, le labbra scure. Respirava a fatica. Hanno subito chiamato il 118 ma nella breve attesa dell’arrivo dell’ambulanza poteva accadere tutto, anche l’imponderabile. Così uno degli astanti si è fatto largo e ha eseguito una manovra salvavita. Aveva mani esperte, ha cominciato a praticare il massaggio cardiaco, liberando le vie respiratorie per evitare il soffocamento. Il ciclista è sembrato migliorare, il resto lo hanno fatto i soccorritori del 118 che hanno caricato il paziente in ambulanza e lo hanno condotto in ospedale. Una vicenda drammatica ma che ha un risvolto umano molto toccante. Perché nell’era in cui impera l’egoismo, il cinismo, nell’era dei social e del disinteresse verso il prossimo, anche in una grande città dove ognuno sembra pensa a se stesso e alla propria vita, c’è invece una grande umanità. Testimoniata da questo bravo e coraggioso soccorritore improvvisato. Capace di un grande gesto: salvare una vita.