La mafia dell’ortofrutta, 16 a giudizio. «Legati al clan Rinzivillo di Gela»
di Redazione

A giudizio 16 componenti di una consorteria criminale con legami, secondo gli inquirenti, con i Rinzivillo. Il processo si celebra il prossimo 8 aprile dopo un’inchiesta che nei mesi scorsi aveva visto coinvolti una trentina di soggetti, molti dei quali finiti in carcere. Secondo l’accusa si tratterebbe di personaggi coinvolti in «dinamiche criminali riconducibili a Cosa nostra» tutti operanti nel territorio di Vittoria. A capo della piramide, secondo quanto emerso, ci sarebbe Emanuele «Elio» Greco. L’operazione, nome in codice «Fenice», nel giugno scorso permise ai carabinieri di definire ruoli e peso degli indagati. In particolare quello di Gaetano Valenti, alias «Tano u’ barbiere», il quale, durante il periodo di detenzione di Greco, avrebbe assunto la caratura di referente pro tempore dell’organizzazione criminale. Secondo i militari dell’Arma, Greco, durante i domiciliari, nel 2021, avrebbe messo a disposizione la propria abitazione per summit con i propri sodali e con esponenti di vertice delle famiglie vicine. Non solo il clan egemone della zona, ovvero, i Rinzivillo di Gela, eredi del boss Giuseppe «Piddu» Madonia, ma anche ai Santapaola-Ercolano di Catania e ai Nardo di Lentini. Cuore delle attività illecite del gruppo sarebbe stato il controllo di aziende e imprese economiche, con particolare riferimento al settore della produzione e commercializzazione di imballaggi per prodotti ortofrutticoli.
