Sei persone sono state arrestate sottoposte a misura cautelare (tre in arresto, altre tre con obbligo di firma) nel corso di due distinte operazioni eseguite nelle ultime ore. Un uomo di 51 anni, di origine campana, aveva nell’auto 80 chili di hashish in un’auto con una targa estera. Il sospettato (M. L. le iniziali) è stato fermato da una pattuglia e ha subito mostrato segni di nervosismo che hanno insospettito gli agenti. Ad attirare l’attenzione dei poliziotti di pattuglia il fatto che i finestrini della vettura non si abbassavano fino in fondo e tendevano ad andare fuori asse. Gli agenti hanno condotto auto e conducente in commissariato dove sono state trovate diverse intercapedini sia negli sportelli che nel cofano motore. Al suo inverno c’erano dei rivestimenti di cartone all’interno dei quali erano nascosti i panetti di hashish confezionati in buste. Altre intercapedini sono state trovate all’interno dei passaruota e dei parasassi. Sono stati rinvenuti complessivamente un migliaio di panetti di per un peso complessivo di circa 80 chili di sostanza stupefacente. Il blitz è scattato alla periferia di Palermo. Il corriere della droga pare fosse diretto a Trapani. I carabinieri, invece, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di cinque persone, due agli arresti domiciliari e tre con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, accusati a vario titolo di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Le indagini, condotte tra ottobre 2023 e febbraio 2024, hanno permesso di appurare che il gruppo utilizzava un piccolo magazzino, una «casuzza», per nascondere e preparare cocaina e crack. La base operativa era a Casteldaccia mentre la piazza di rifornimento era a Bagheria. Uno degli indagati è considerato figura di riferimento nell’attività assieme a un altro giovane, ancora minorenne. I due, pur non essendo costantemente presenti nella piccola base, impartivano precise disposizioni a presunti spacciatori al loro servizio, coordinando e mantenendo il controllo sull’intero traffico. Tutti gli indagati sono palermitani.