Gela: 112 positivi, 149 guariti. Contagi in netto calo. In 7 giorni i casi attivi scendono da 736 a 676. Due decessi
di Redazione

Un’altra settimana conferma, anzi, accresce l’andamento esaminato nei sette giorni precedenti. Da lunedì 30 novembre a domenica 6 dicembre i positivi sono stati 112, i negativi al tampone (guariti) 149. Il numero totale scende di 60 anche se dai dati del report la differenza è di 37 positivi (in meno), dato presumibilmente falsato dalle dimissioni da ricovero e dai decessi. Dati comunque importanti e confortanti. Ma non tutti gli indicatori sono favorevoli. Nei sette giorni si sono infatti registrate altre due vittime, facendo salire il numero dei pazienti gelesi deceduti a 13. Si trattava di due persone entrambe molto anziane, di 85 e 86 anni, spirate dopo una battaglia impari con il virus. Le autorità sanitarie non hanno comunicato l’eventuale presenza di altre patologie, verosimilmente legate all’età. Erano entrambe in Rianimazione, dove erano giunte nei giorni scorsi in condizioni molto gravi e con prognosi infausta.
Altro elemento che deve spingere alla cautela è l’aumento delle persone ricoverate in degenza ordinaria, salito da 25 pazienti di mercoledì 2 dicembre a 28 ricoveri in atto domenica 6 dicembre.
Ma l’elemento certo è che il Covid 19 dopo una crescita costante e in alcuni casi spaventosa, da due settimane ha rallentato notevolmente anche se parlare in termini eccessivamente positivi con quasi 700 contagiati può sembrare paradossale.
Secondo l’ultimo bollettino dell’Asp, aggiornato a domenica alla mezzanotte, i positivi a Gela sono 676, suddivisi in 646 asintomatici o con sintomi gestibili in quarantena a casa, 28 ricoveri ordinari (25 in ospedali del Nisseno, 3 fuori provincia), 2 in Rianimazione.
Ma la flessione del contagio è netta.
Partiamo dal 6 settembre, data in cui ipoteticamente inizia la seconda ondata. Gela aveva 25 positivi. Una settimana erano scesi a 20 (-5). E da lì in poi, settimana dopo settimana, si è saliti da 20 a 36, da 36 a 52, da 52 a 166 e da 166 a 198 positivi (ultima settimana di ottobre).
E siamo a novembre quando il mondo inizia a capovolgersi. Le feste d’estate, le cerimonie, passeggiate e assembramenti sul lungomare accelerano la diffusione del virus. L’8 novembre i casi salgono a 343 (+145) in una sola settimana. Il 15 novembre si avvicinano a quota 500, sono infatti 468 (+125). Il 22 novembre la città si sveglia a un passo dalla zona rossa dei 700 casi. La curva sale infatti vertiginosamente fino a 677 casi (+191). È quello il picco. L’ultima settimana di novembre arrivano i primi segnali di flessione. I contagi fanno segnare un incremento di soli 39 casi (delta tra contagi e guariti). E il numero di tamponi è in linea con quello delle settimane precedenti: in media tra i 376 del 25 novembre ai 186 contabilizzati ieri dall’Asp, con una media di circa 250 tamponi / giorno in provincia.
Adesso (prima settimana di dicembre), per la prima volta, un segnale chiaro: i positivi scendono da 736 del primo dicembre a 676 di domenica scorsa (ultimo dato disponibile). Meno 60.
Possiamo sperare. Sì. Ma facciamolo con la mascherina sempre sul naso e il disinfettante in tasca.
