Gela, «tour» del Pd nella sanità al collasso. Parlamentari in visita al Vittorio Emanuele
di Redazione
Pochi medici e infermieri, scarso il numero di operatori socio sanitari. Assenza di collegamenti tra i pronto soccorso e le strutture sanitarie territoriali, posti letto insufficienti. Sono i mali della sanità locale, messi in evidenza dai primi giorni di un viaggio negli ospedali dell’isola che, dalla settimana prossima, riprenderà proprio dall’ospedale «Vittorio Emanuele» di Gela. Sono i parlamentari, nazionali e regionali, del Pd a portare avanti l’iniziativa.
«In un caso – raccontano – all’ospedale Papardo di Messina, le due sale operatorie non sono utilizzabili perché sotto sequestro, di conseguenza sono saltati gli interventi di cardiochirurgia per una struttura che serve 107 comuni». È uno dei problemi emersi dal report del Pd nella seconda giornata del viaggio nella sanità siciliana. I parlamentari, assieme a consiglieri comunali e dirigenti del Partito, hanno fatto visita oggi al «Papardo» di Messina, al «Garibaldi Nesima» di Catania, al «Villa Sofia» di Palermo, all’«Umberto I» di Siracusa, al «San Giovanni Di Dio» di Agrigento e al «Sant’Elia» di Caltanissetta.
«Il sistema sanitario siciliano è al collasso – dice Anthony Barbagallo, segretario regionale – nonostante la grande abnegazione di medici e personale sanitario perché il centrodestra ha scelto lo smantellamento progressivo ed inesorabile, favorendo clientele e a tutto favore del sistema privato. Noi proseguiremo nella nostra azione di controllo a tutela di una sanità pubblica e per tutti e già dalla prossima settimana riprenderemo il nostro ‘viaggio’ dall’ospedale di Gela».
Inoltre il Pd ha appreso che ieri si è tenuta una riunione della commissione di valutazione nominata dall’assessorato regionale alla Salute, in merito al tema dei pronto soccorso. Non si sa null’altro di ciò che è stato discusso. Ma giungono notizie allarmanti e il Pd ritiene che sia corretto e doveroso che l’assessore renda pubblici i dati, la documentazione e la situazione fotografati da questa commissione».
«Non vorremmo che – spiegano i dirigenti del Pd – la paura dell’assessorato sia quella di mostrare una situazione, per la sanità siciliana, peggiore di quella fino ad ora emersa. Non c’è motivo di tenere nei cassetti questa analisi, tutti i siciliani e le siciliani devono conoscere lo stato in cui versa la sanità siciliana».