Gela: donna ferita alla testa da un pallino, forse sparato da pistola ad aria compressa
di Redazione

Forse è stata la conseguenza di un gioco pericoloso tra ragazzini a mandare in ospedale una donna di mezz’età, raggiunta ieri sera alla testa da un pallino. L’episodio, i cui contorni sono ancora poco chiari, è avvenuto in un quartiere periferico della città, in strada, dove un gruppetto di ragazzi, poco più che bambini, stazionava giocando pericolosamente con una pistola giocattolo (sembrerebbe un’arma a pallini, di quelle ad aria compressa). La donna per combattere la canicola di questi giorni, con temperature da record anche nelle ore serali, si era seduta all’aperto, davanti casa. A un tratto ha sentito un dolore fortissimo alla zona frontale temporale destra e si è accasciata. Secondo le prime frammentarie notizie sarebbe stata centrata da un pallino vagante sparato da uno dei ragazzi. Soccorsa e trasportata in ospedale è stata subito sottoposta a esami strumentali. Il colpo le avrebbe procurato un trauma al cuoio capelluto.
La pericolosità di questo tipo di armi era emersa tragicamente alcuni mesi fa quando un ragazzo di 16 anni aveva rischiato la vita durante un gioco pericoloso. Colpito da un pallino esploso con una pistola ad aria compressa impugnata da un amico, aveva riportato un trauma alla testa con conseguente emorragia cerebrale. Era stato tratto in salvo dai medici dell’ospedale di Licata che avevano subito compreso la gravità del caso, attivando il trasferimento del ragazzo all’unità di Neurochirurgia di Caltanissetta, dove era stato sottoposto alle cure del caso.
