Gela: lavoratore si risveglia dal coma. Il racconto della sorella al parroco: ogni anno accade qualcosa di speciale
di Redazione
Chiamateli miracoli, se credete o volontà di divina. Più semplicemente destino. Come quello toccato ad Antonio, un lavoratore vittima di un gravissimo incidente, con lesioni che ne avrebbero potuto compromettere le funzioni vitali. Dall’incidente alla speranza in poche settimane. L’uomo si è svegliato dopo circa un mese di coma, sta meglio. Dovrà affrontare la riabilitazione. Ma è vivo e grazie ai medici potrà farcela. La storia l’accenna appena il parroco dei Cappuccini, fra’ Luca Bonomo, durante la settina in onore di Maria Santissima delle Grazie. Chiede alla comunità di pregare per questo fratello.
Poi ce la conferma dietro le quinte con qualche particolare in più.
«La madonna – dice Bonomo – ogni anno ci regala queste gioie. Non passa anno che, intorno a fine giugno, una famiglia non dia testimonianze di questo genere. E io ne rendo partecipe a comunità. Era accaduto l’anno scorso con un ragazzo vittima di un incidente. È successo anche quest’anno».
Cosa di preciso?
«Un lavoratore – dice fra’ Luca – caduto da un’impalcatura. Si chiama Antonio. È stata la sorella a raccontarmi commossa questa storia. Il fratello era rimasto per settimane in coma, circa un mese credo. Aveva riportato delle microlesioni al cranio, con diagnosi critica. Si è risvegliato. Ora può riprendere nella speranza e nella fede. Dovrà fare riabilitazione, ma il peggio è passato».
La famiglia, riferisce il parroco, ha pregato instancabilmente alla Madonna delle Grazie, affidandole la vita del lavoratore.
Lo stesso avevano fatto lo scorso anno i genitori di Tommaso, anche lui in gravi condizioni. Ora sta molto meglio anche se continua il suo lento percorso riabilitativo.
Alla madonna si erano affidati anche i familiari di una donna, ferita nell’esplosione di una bombola. Ora sta meglio.
«Anche in questo caso – dice Bonomo – la Madonna ci ha regalato una gioia. Preghiamola sempre, è la nostra madre».
Non chiamateli miracoli, o se credete fatelo pure. Ma anche per i laici non possono che essere eventi fuori dal comune. E non possiamo far altro che unirci alla gioia di queste famiglie.