Gli uomini della squadra Giudiziaria del Commissariato non stanno trascurando nulla nella ricostruzione della sparatoria avvenuta all’ora di pranzo in via Scicolone, strada d’accesso alle palazzine popolari di Albani Roccella. Due colpi di pistola sono stati esplosi ad altezza d’uomo ma non l’identità dello sparatore e della vittima predestinata sono ancora avvolte nel mistero. Poteva finire in un bagno di sangue, data l’ora, solitamente di rientro a casa di lavoratori e mamme con i figli al seguito. Per fortuna i colpi sono finiti conficcati sulla carrozzeria di una vettura ma senza danni alle persone. La vettura è di proprietà di una persona estranea ai fatti. Sul posto, poco dopo gli spari, è intervenuta una pattuglia della squadra Volante del commissariato. Poi sono intervenuti gli investigatori della Giudiziaria. Sul posto gli agenti hanno rinvenuto e repertato due bossoli, verosimilmente esplosi da una pistola semiautomatica di grosso calibro, pare una 9 millimetri. I due reperti sono già in possesso della Scientifica per stabilire se l’arma sia stata utilizzata in altri scenari. Minuzioso è il lavoro di ricostruzione che viene condotto in queste ore: si scansionano immagini di sistemi di videosorveglianza pubblica e privata, si valutano le posizioni, i movimenti e gli eventuali alibi di persone sospette. Un elemento che gli agenti certo non trascurano è la zona teatro della sparatoria: le palazzine popolari a nord della stazione. Dove abitano diversi soggetti con precedenti alle spalle.

Un paio dei quali coinvolti nel recente blitz «Ianus».