I magistrati della direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta avrebbero ricostruito con esattezza le fasi del tentato omicidio del quale fu vittima Antonio Fabio Argenti, 41 anni, fatto segno da alcuni colpi d’arma la sera del 22 giugno 2022 e scampato al proprio destino per puro miracolo. Secondo i magistrati nisseni, a fare fuoco furono Luigi Antonio La Cognata di 59 anni e Calogero Pirrone di 40 entrambi raggiunti, nei giorni scorsi, da un decreto di conclusione delle indagini, nel quale si ipotizzano, a loro carico, i reati di tentato omicidio detenzione, porto di arma da fuoco in luogo pubblico con l’aggravante del metodo mafioso. Nello stesso decreto viene citato anche Argenti, la vittima, per avere tentato di eludere il lavoro degli investigatori con il proprio atteggiamento reticente. Quella sera, secondo l’ipotesi formulata dai pm, durante le concitate fasi del regolamento di conti, Argenti sarebbe stato placcato da Pirone sotto i portici delle palazzine del «Bronx», mentre La Cognata abrevve estratto l’arma e fatto fuoco quattro o cinque volte, riuscendo però a ferire solo di striscio la vittima predestinata. Le indagini, condotte dagli uomini del nucleo operativo del Reparto territoriale dei carabinieri di Gela, si focalizzarono subito sulla pista del regolamento di conti tra esponenti della criminalità locale. Adesso, sia i due presunti autori del ferimento che la vittima stessa, dovranno rispondere delle loro responsabilità.