Era in uno studio dentistico della capitale, in attesa di accomodarsi in poltrona, inseguito da un mandato di cattura. Quando i carabinieri si sono presentati nel gabinetto medico, il latitante, vita e trascorsi in un vicino comune dell’Agrigentino, non ha opposto resistenza. Sessant’anni, da mesi irreperibile, è stato ammanettato dai carabinieri per il furto di una cassaforte con dentro fucili da caccia e oltre 20 mila euro in contanti. Aveva agito in trasferta, spingendosi fino al Palermitano, a Campofelice di Roccella, comune nel quale aveva sferrato il un colpo dal fruttuoso bottino. Ma gli investigatori della compagnia di Cefalù si erano messi subito al lavoro, seguendo la pista che portava sino all’Agrigentino e al sessantenne. Ad agire sul campo, a Roma, e procedere all’arresto, sono stati i militari del comando compagnia di Cefalù, supportati dai loro colleghi di Frascati, comune dei castelli romani che il latitante pare fosse solito frequentare. Secondo la ricostruzione formulata dia militari, l’indagato, accedendo con una scala a una finestra al primo piano di un edificio, avrebbe localizzato una cassaforte, riuscendo a forzarla. Poi, arraffato il grosso bottino, avrebbe fatto perdere le sue tracce. Fino all’arresto eseguito ieri. Dopo le formalità è stato associato in un carcere della capitale, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.