Le attenzioni morbose, poi la violenza sessuale. Se l’orco è il patrigno. Carabinieri arrestano un pregiudicato
di Redazione

Prima le attenzioni morbose da parte del patrigno quando aveva appena 10 anni, poi la violenza sessuale. A porre fine all’incubo vissuto da una ragazzina minorenne sono stati i carabinieri, che hanno fatto scattare le manette ai polsi del patrigno, un pluripregiudicato già affidato in prova ai servizi sociali dal Tribunale di sorveglianza a seguito di una condanna per violenza privata. I militari hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Agrigento a carico dell’uomo che dovrà adesso rispondere di violenza sessuale su minore, maltrattamenti in famiglia e lesioni. Le indagini sono scattate a metà agosto, quando la vittima, una adolescente minore di 16 anni ha chiesto aiuto agli uomini dell’Arma, raccontando i gravissimi comportamenti del patrigno. Gli investigatori hanno così documentato la sottomissione subita dalla giovanissima vittima, prima oggetto di attenzioni morbose, iniziate quando aveva solo 10 anni, e poi, in un’escalation tesa a vincerne la resistenza, sottoposta a violenti atti sessuali in assenza dei familiari conviventi. L’arrestato è originario di Santa Elisabetta, in provincia di Agrigento. I fatti, invece, sono avvenuti a Canicattì. Il presunto bruto ora è in carcere ad Agrigento, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
