Mazzarino, emergenza idrica senza fine. Arena: «Il sindaco istituisca un tavolo permanente»
di Redazione
«È veramente imbarazzante che il sindaco Faraci continui a parlare di “forze politiche che fomentano alla rivolta”. Ci riserviamo di rispondere a queste deliranti accuse nelle sedi opportune e continueremo a denunciare che a oggi la situazione in paese è drammatica». Lo dice Damiano Arena, leader di Mazzarino Lab. «Il 3 agosto l’ingegner Salvatore Cocina, dirigente generale della Protezione civile Sicilia, ha inviato all’Ati, a Caltaqua e al Prefetto una comunicazione in cui chiedeva, “vista la grave situazione in atto e aumento turnazioni a 7-10 giorni”, una proposta urgente per un piano di interventi che riguardasse nuovi pozzi, sorgenti e riparazioni per grosse perdite entro martedì 6 agosto. A oggi a Mazzarino non ci risulta nessun piano di emergenza in atto concertato tra il sindaco, Caltaqua e la Protezione civile. Interi quartieri sono a secco e la situazione sta diventando sempre più complicata. Abbiamo organizzato una raccolta firme per fornire una mappatura parziale delle vie e delle zone della città che stanno patendo la sete. Stamattina abbiamo presentato al vicario del prefetto, dottor Ferdinando Trombadore, l’elenco completo dei firmatari e delle vie interessate dai disagi e abbiamo ribadito la necessità dell’immediata attuazione di un piano di emergenza per Mazzarino. Tante famiglie stanno comprando l’acqua da autobotti private e stamattina in una conferenza stampa con i sindaci di Caltanissetta e San Cataldo il direttore generale di Caltaqua, Giuseppe Gallè, ha dichiarato che ci sono due grandi pozzi tra Mazzarino e Butera, che verranno utilizzati per i comuni di Caltanissetta e San Cataldo: e Mazzarino? E quindi: l’acqua c’è o non c’è?»
«Vogliamo vederci chiaro – conclude Arena – avere tutte le informazioni possibili e soprattutto vogliamo aiutare le centinaia di famiglie mazzarinesi che non ricevono acqua da mesi. Come forza di opposizione noi siamo pronti a lavorare nell’esclusivo interesse dei cittadini, se il sindaco ha voglia e tempo di istituire un tavolo di intervento urgente noi per collaborare ci siamo, altrimenti continueremo a denunciare i disservizi, perché l’acqua è un nostro diritto sacrosanto!»