Inizio anno con il botto, più precisamente coi botti, a Mazzarino. «Galeotto fu» lo spettacolo pirotecnico offerto ai clienti da un noto locale della zona. Bello e fragoroso, peccato – secondo Mazzarino Lab, forza politica di opposizione rispetto alla giunta guidata dal sindaco, Domenico Faraci – che tali fuochi d’artificio fossero in contrasto a un’ordinanza emessa dalla giunta. E ancor peggio – sempre secondo Mazzarino Lab – che tale noto locale fosse di proprietà dell’assessore comunale Filippo Alessi.

A dirla in parole povere, secondo la ricostruzione politica di Mazzarino Lab, la stessa amministrazione con la mano destra avrebbe vietato i fuochi mentre, con la sinistra, avrebbe attizzato i mortaretti.

Nessun commento dall’amministrazione sulla vicenda. Incalza invece l’opposizione. Il leader di Mazzarino Lab, Damiano Arena, dopo aver pubblicato un meme satirico sulla propria pagina social, ha poi diffuso un comunicato ufficiale.
«Riteniamo gravissimo – afferma – quanto accaduto la notte di Capodanno nel ristorante di proprietà dell’assessore Alessi, in cui, come mostrato dalle pagine social del posto, si sono sparati botti e fuochi d’artificio. E questo a poco più di ventiquattro ore dalla tardiva – ma sacrosanta – ordinanza del sindaco Faraci che vietava i botti. Una vicenda grottesca con diffusione social in mondovisione».
«Tutto ciò – dice Arena – ha dell’incredibile: un assessore disattende un’importante disposizione del sindaco, ostentando il tutto davanti agli occhi di tanti cittadini che utilizzano instagram! Siamo attoniti e disorientati. Chiediamo non solo che il membro della giunta venga sanzionato come previsto dall’ordinanza ma anche che si dimetta immediatamente o, in assenza di questa sensibilità, che sia Faraci stesso a rimuoverlo all’istante dall’incarico, fornendo inoltre le dovute spiegazioni ai cittadini. Questa è un’altra brutta pagina di una maggioranza, già dopo pochi mesi, spaccata e divisa su ogni questione trattata in consiglio comunale e guidata da un unico ideale comune: l’occupazione selvaggia delle poltrone».