Niscemi celebra la beata Chiara Luce Badano. Pellegrinaggi, preghiere e testimonianze
di Alberto Drago
Ha avuto inizio nella parrocchia «Sacro cuore di Gesù» la 14esima festa in onore di Chiara Luce Badano, giovane ligure, attiva nel Movimento dei Focolari, scomparsa prematuramente nel 1990 a soli 18 anni a causa di un male incurabile. Nella sua pur breve esistenza trasmise gioia a chi le stava accanto e per le sue opere fu beatificata nel 2010 da papa Benedetto XVI.
Il parroco, don Giuseppe Cafà e la comunità del Movimento dei Focolari di Niscemi, guidata da Giovanni Lionti e Donatella Cannia, sin dal 2012, iniziarono a fare conoscere la vita e la testimonianza di fede della beata Chiara come modello di santità per i giovani. A lei è intitolato un parco in un quartiere periferico della parrocchia.
La 14esima edizione della Festa comprende un triduo predicato da don Massimiliano Lo Chirco, vice direttore della Pastorale Giovanile della Diocesi di Palermo e quest’anno prende spunto dalla seguente frase della Beata Chiara Luce: “Bisogna ricominciare sempre”.
Si sono svolti pellegrinaggi dell’effige della Beata Chiara Luce nelle abitazioni delle famiglie che vivono un percorso di fede e un’esperienza di catechismo, come cammino di iniziazione cristiana proposto dalla parrocchia a genitori e figli.
Il programma della festa è anche caratterizzato dalla testimonianza di Rosamaria Scorese, sorella di Santa Scorese, giovane cattolica che venne uccisa dal suo stalker il 16 marzo del 1991 a Palo del Colle in provincia di Bari, dopo tre anni di minacce.
Santa, plasmata dalla spiritualità del Movimento dei Focolari, missionaria, è stata dichiarata dalla chiesa Serva di Dio perché uccisa in odio alla fede e poiché lo stalker le intimava di non frequentare le chiese e le diceva “tu sarai mia o di nessuno”.
Una storia crudele, ma allo stesso tempo di amore e santità, raccontata dalla sorella in cui Santa, ferita mortalmente, perdonò con le sue ultime parole il suo assassino.






