Niscemi: dramma durante motoraduno, muore bridagiere capo Muscia
di Alberto Drago

Dolore, tristezza e commozione sono sentimenti che hanno travolto stamattina la comunità di Niscemi, colpita dal decesso improvviso di Liborio Muscia, 59 anni, brigadiere capo dei Carabinieri, in servizio all’ufficio scorte del Tribunale dì Gela. Lascia la moglie e tre figli. Stamane, Muscia, appassionato di vespe e motociclette, era partito da Niscemi insieme a un folto gruppo di amici con i quali condivideva la sua stessa passione. A Scoglitti era in programma un motoraduno. Giunto a destinazione, poco dopo l’arrivo, si è accasciato a terra per un malore che non gli ha dato scampo.
Vani sono state le manovre e i tentativi da parte dei soccorritori del 118, giunti subito sul posto, allertati telefonicamente. Non c’è stato nulla da fare.
La salma di Liborio Muscia è stata trasferita da Scoglitti all’obitorio del cimitero di Vittoria per una prima ispezione medico legale e nel primo pomeriggio da Vittoria al cimitero di Niscemi, in attesa che venga consegnata ai familiari per i funerali.
La notizia drammatica dell’improvviso decesso del brigadiere dei carabinieri sì è subito diffusa attraverso i social e appresa da tutti con incredulità e tanto dolore.
Liborio Muscia si sarebbe congedato dal servizio l’anno prossimo per raggiungere l’agognata pensione e potersi dedicare a tempo pieno alla famiglia e alle sue passioni. Era conosciuto da tutti in città per il suo carattere cordiale e amichevole con tutti, allegro e per la sua irreprensibilità e puntigliosità nel servizio.
