Niscemi, direttivo Fai Antiracket. «Il Commissariato è un presidio di legalità irrinunciabile»
di Alberto Drago

Malgrado gli organi istituzionali preposti continuino a rassicurare le organizzazioni sindacali della polizia di Stato del territorio sul fatto che il Commissariato di Pubblica sicurezza di Niscemi non chiuderà per gli attuali locali di viale Mario Gori concessi in affitto da privati inadeguati ed esposti da anni ad uno sfratto esecutivo, continuano le manifestazioni di solidarietà volte a scongiurare il peggio. A prendere decisamente una posizione di sostegno per la permanenza e continuità del Commissariato di Niscemi in locali nuovi, più idonei ed efficienti di quelli attuali, è la Fai – Antiracket di Niscemi intitolata a “Ninetta Burgio”. Il presidente, Gianluca Gagliano, ha convocato il Consiglio direttivo in un incontro che si è svolto nella sede dell’Associazione ed al quale hanno partecipato il sindaco Massimiliano Conti, il vicesindaco delegato alla legalità Pietro Stimolo, il Coordinatore della fai Antiracket Sicilia Renzo Caponetti ed il segretario generale provinciale del Silp-Cgil Lino Mastrantonio.
Nell’incontro sono stati discussi e trattati tutti i punti all’ordine del giorno, riguardanti proprio la chiusura dell’ufficio Pasi avvenuta al Commissariato di polizia della città e quello della paventata chiusura definitiva di tutta la struttura.
“Il sindaco” scrive infatti in una nota la Fai – Antiracket di Niscemi,”ci ha informato durante la riunione che ci sono stati nei giorni scorsi incontri con il prefetto di Caltanissetta per trovare una soluzione al problema del commissariato.
E ciò alla luce del fatto che sono stati individuati i locali comunali che l’Amministrazione ha messo a disposizione per il Commissariato di polizia”.
Ciò nonostante, il presidente della Fai Antiracket di Niscemi Giuseppe Gagliano ha espresso preoccupazione durante l’incontro per l’avvenuta chiusura al pubblico dell’Ufficio Pasi del Commissariato e per l’inagibilità degli attuali locali che ad opinione dello stesso presidente Gagliano renderebbero sempre possibile il rischio della chiusura di tutta la struttura.
“Faremo di tutto”, aggiunge pertanto nel documento la Fai – Antiracket di Niscemi,”per opporci a questo disegno che allontana ulteriormente la presenza dello Stato in un territorio che per la crisi socioeconomica determinata dalla pandemia è in forte difficoltà.
Un territorio di Niscemi” conclude poi la Fai-Antiracket, ”assillato dalla presenza delle organizzazioni criminali e dove sono fiorenti fenomeni estortivi, il losco mercato dello spaccio e del consumo di droga e senza dimenticare la cruenta guerra di mafia che negli anni 90 causò tantissime vittime, segnando fortemente il territorio di paure e lacrime per i lutti”.
