Niscemi ricorda Chiara Luce, esempio di santità per i giovani. Il maestro Ticli realizza e dona un ritratto della beata Badano
di Alberto Drago

Si è svolta nella chiesa “Sacro cuore di Gesù” la nona festa in onore della beata Chiara Luce Badano, la giovane che con una straordinaria forza di fede accettò un male incurabile e che malgrado la sofferenza, continuò a trasmettere a chi le stava vicino gioia e conforto, perché felice di andare incontro al Signore. Un modello di santità per i giovani.
La celebrazione, organizzata dal parroco, don Giuseppe Cafà, in forma “light” a causa delle note norme di distanziamento sociale volte a contenere la diffusione del Coronavirus, è stata presieduta da don Nei Marcio Simon, dell’Ordine degli Agostiniani scalzi, di origini brasiliane, nonché parroco di una chiesa di Valverde (CT).
La celebrazione eucaristica ha avuto anche una valenza artistica per la benedizione di un ritratto raffigurante la beata Chiara Luce Badano realizzato il maestro Rosario Ticli, artista di Niscemi che risiede da 50 anni a Pavia.
Ticli, pittore figurativo moderno premiato anche in ambito europeo e autore di dipinti che sono esposti in diverse prestigiose gallerie d’arte, ha creato e donato il ritratto della giovane beatificata il 25 settembre del 2010 alla parrocchia “Sacro cuore di Gesù” affinché potesse essere esposto nei locali della stessa.
Si tratta di un’altra opera religiosa che il maestro Rosario Ticli ha realizzato, dopo i dipinti raffiguranti i Papi Benedetto XXVI, Giovanni Paolo II e Francesco.
L’artista niscemese, non potendo essere presente alla celebrazione eucaristica e alla benedizione della sua opera per via delle restrizioni dovute al Covid, ha inviato ugualmente il ritratto della Beata alla parrocchia “Sacro cuore di Gesù”.
Sia don Giuseppe Cafà che don Nei Marcio Simon, hanno ringraziato l’artista niscemese per la donazione dell’opera, apprezzandone il percorso artistico anche di carattere religioso.
