Niscemi: strade in abbandono, percorso a ostacoli per Caltagirone. Servono interventi
di Alberto Drago

Il tratto della Sp 39 Niscemi-Caltagirone, in particolar modo quello compreso tra il torrente Pileri e fino a 6-7 Km dopo contrada Noce, versa in condizioni di totale abbandono, poiché mancano a colpo d’occhio le condizioni minime di sicurezza stradale per il transito veicolare.
Dissesti, erbacce ed arbusti che invadono la sede stradale, crepe, asfalto deteriorato e cordamolle, costituiscono purtroppo delle vere e proprie insidie per gli automobilisti.
Quando piove inoltre, la fanghiglia ed i detriti che si formano sull’asfalto, rendono la strada ancora più pericolosa e impercorribile.
Dal 2008 altresì, la tratta ferroviaria Caltagione-Niscemi-Gela si trova chiusa a causa del crollo di due arcate del viadotto ferroviario che sormontava la Sp 39 e come se non bastasse, anche la Sp 233 che collega Niscemi con Caltagirone attraverso il prolungamento della Sp 62 per Santo Pietro, è parecchio trascurata per la superficie stradale deteriorata ed invasa da erbe infestanti.

Sia sulla Sp 39 che 233, guardrail e segnaletica verticale sono vetusti.
Ciò rende i collegamenti stradali da Niscemi per Caltagirone e viceversa molto precari.
A segnalare le pessime condizioni di viabilità delle provinciali 39 e 233, sono i lavoratori pendolari e tanti automobilisti niscemesi che giornalmente si recano a Caltagirone con i loro veicoli.
Il ricorso ai mezzi pubblici, sia per la mancanza della tratta ferroviaria che per problemi di orario con gli autobus di linea, è pressoché impossibile.
Se nessuno interviene per la messa in sicurezza delle Sp 39 e 233, le due strade provinciali che collegano Niscemi con Caltagirone, continueranno ad essere abbandonate al loro destino di crescente impercorribilità e pericolosità.
Per quanto riguarda la chiusura della tratta ferroviaria Caltagirone-Niscemi-Gela sono già trascorsi 18 anni e si attendono ancora la ricostruzione del viadotto, il rifacimento e la riapertura della stessa tratta con un investimento di 90 milioni di Euro.
