Sedici assoluzioni con il rito abbreviato, altri tre indagati, invece, sono stati rinviati a processo e saranno giudicati con il rito abbreviato. Si è chiuso un primo capitolo dell’operazione «Jet Lag» coordinata dalla Direzione antimafia di Catania, che aveva scavato su un presunto traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Il periodo di riferimento è quello compreso tra il 2006, anno di avvio dell’attività d’indagine e il 2010, quando scattarono gli arresti. La droga, prevalentemente cocaina, secondo l’ipotesi degli inquirenti, sarebbe stata importata dal sud America, mentre l’hashish dal Marocco. Due canali per rifornire il mercato del Ragusano. Nella sentenza emessa oggi dal gip presso il Tribunale di Ragusa, Andrea Reale a fronte di richieste di pena che variavano dai 4 ai 6 anni, il giudice ha assolto per non avere commesso il fatto dal delitto di importazione di droga in concorso Mario Nicaso, Ivian Ingrid Rigal Parra, Salvatore Amatu, Giovanni Cabibbo, Giancarlo Di Natale, Yesica Yuliet Hernandez Lujan, Biagio Nicaso e Angelo Claudio Scollo per non avere commesso il fatto. Per gli inquirenti rivestivano un ruolo di primo piano nell’organizzazione. Carlos Alberto Campagnaro, invece, che venne arrestato all’aeroporto di Fiumicino nell’aprile del 2007, mentre trasportava di ritorno dalla Colombia 500 grammi di cocaina, è stato già giudicato per gli stessi fatti dal Tribunale di Civitavecchia e condannato con sentenza definitiva. In ordine a questa circostanza, non essendo possibile essere giudicati due volte per lo stesso fatto, il giudice ha dichiarato il non doversi procedere. Estinto il reato di spaccio in capo alle altre persone coinvolte nell’operazione: assolti quindi anche Nazareno Anselmi, Giuseppe Cannizzaro, Angelo Claudio Scollo, Sebastiano Cusumano, Gianluca Vona, Giancarlo Di Natale, Daniele Cacciaguerra, Salvatore Pilato e Giovanni Gurrieri.