Una strada, una piazza o un altro luogo pubblico da intitolare a Massimo D’Antona, docente universitario e giuslavorista, assassinato dalle Nuove Brigate Rosse il 20 maggio del 1999 a Roma. La proposta è stata avanzata al sindaco Salvatore Chiantia e alla Commissione Toponomastica dall’ex consigliere comunale Giuseppe Baglio. La richiesta di intitolazione è stata protocollata recentemente. D’Antona aveva origini riesine. Tra i suoi antenati risulta anche il medico illustre e senatore del Regno d’Italia Antonino D’Antona nativo di Riesi. “Appare doveroso ricordare quest’uomo – scrive Giuseppe Baglio nella richiesta di intitolazione – dedicandogli una strada cittadina o una struttura pubblica come una scuola o un monumento. Nota ormai la sua radicata e limpida fede politica nei diritti del lavoratore. Era una persona semplice che lavorava per il bene comune, solita a cercare soluzioni concrete realizzabili, tenuto conto del contesto sociale del nostro Paese. Uno dei figli illustri del nostro Paese che spesso il grande pubblico conosce solo quando vengono uccisi. A noi resta il sacrificio della sua esperienza, il ricordo per non dimenticare un uomo illustre che ha origini riesine, una figura degna non solo di essere onorata, ma anche da fare conoscere alle future generazioni che meritano di sapere, ricordare e commemorare un uomo perbene, un docente, un intellettuale, un esperto, che con le sue idee ed il suo operato ha contribuito alla riforma del mondo del lavoro ed alla modernizzazione del Paese”.